Ecografi portatili: la salute a portata di mano

Ecografi portatili: la salute a portata di mano

Avete mai pensato a come la tecnologia possa aiutare gli specialisti e i medici nella loro pratica quotidiana, soprattutto quando questa deve essere effettuata in via telematica e differita? Ci riferiamo in particolar modo alle visite a domicilio, per esempio: quei casi in cui i pazienti non possono (per necessità) o non devono essere per forza portati in ospedale, dunque bisogna proporre delle diagnosi in forma domiciliare. Con il covid, peraltro, la nostra conoscenza del mondo della medicina differita (telemedicina) si è dovuto per forza ampliare, e questa necessità ha aumentato anche l’implementazione dei metodi tecnologici adeguati. In questo articolo parleremo in particolare di un sistema avanguardistico di riferimento: la diagnostica con ecografi portatili.

Ecografi portatili: cosa sono e a cosa servono?

L’ecografo è uno strumento essenziale di diagnostica per immagine che consente di visualizzare nell’immediato le immagini dei tessuti grazie al metodo degli ultrasuoni, a frequenza 20 mila Herz. Il principio è sempre lo stesso, anche negli ecografi portatili: gli ultrasuoni penetrano i nostri tessuti biologici, con una sorta di gradualità: le frequenze maggiori penetrano i tessuti più superficiali, e così via via scendendo di frequenza si arriva a quelli più profondi. Quando l’eco dell’onda (definito propriamente riflessione) viene percepito dalla sonda ecografica, essa lo converte in un’immagine visualizzabile attraverso il monitor connesso.

Ecografia portatile: quando deve essere utilizzata?

Nel caso dell’ecografia portatile, ovviamente, la situazione è simile e differisce solo per le dimensioni degli strumenti. Ovviamente, il grande pregio della tecnologia è che grazie agli ecografi portatili è possibile effettuare un’ecografia in qualsiasi luogo ad esempio presso il domicilio di un paziente immobilizzato o sulla scena di un incidente stradale. Gli impieghi maggiori dell’ecografia, in generale, sono:

  • difficoltà dell’apparato digerente o gastrointestinale;
  • sospetti di malattie di natura circolatoria;
  • monitoraggio costante di una patologia in progressione o remissione;
  • gravidanza;
  • sospetti di malattie a carico dell’apparato riproduttivo o urinario.

Ovviamente, pensiamo a quei casi particolari in cui è impossibile al paziente raggiungere fisicamente l’ospedale: l’unica chance è che il medico sia attrezzato con uno strumento portatile, per permettere l’investigazione diretta. Ad esempio, nel caso di incidenti stradali, gravidanze improvvise e situazioni in cui l’autoambulanza non può arrivare (o il paziente, per esempio anziano, non si muove da casa), l’utilizzo di un ecografo portatile può letteralmente salvare una vita.

Com’è fatto un nuovo ecografo portatile?

L’ecografo portatile è facile da usare e smart. Consiste in un mini trasduttore, che si conserva comodamente in valigie o zaini portatili. Si tratta di uno strumento formato da una sonda ecografica collegabile ad un monitor, che può essere un tablet oppure anche uno smartphone! Già, la tecnologia permette addirittura di sfruttare il proprio dispositivo mobile (di proprietà dell’ospedale o dell’operatore, ovviamente, nel rispetto della privacy dei dati del paziente). L’agilità di questo dispositivo permette di utilizzarlo in tutte le situazioni di emergenza estrema, oppure anche in quelle in cui far traslocare il paziente da casa sarebbe inutile e dispendioso. Ovviamente, la qualità dei dispositivi mobili dipende dal modello ed è generalmente più scarsa di un modello standard presente in ospedale in forma fissa. Ad oggi, numerosi modelli sono disponibili sul mercato e possono essere applicati all’ecografia del muscolo, addome, vascolare, polmonare o ginecologica.